ADESSO

GLI AUMENTI!

Il costo della vita aumenta anno dopo anno, gli stipendi sono fermi da 30 anni

Ecco la nostra proposta

I FATTI

  • Gli stipendi negli ultimi 30 anni sono cresciuti in tutta Europa, tranne che in Italia

  • Facendo lo stesso lavoro si vive peggio di 10 anni fa e molto peggio di 30 anni fa

  • Si stima che 1,3 milioni di giovani siano andati a lavorare all’estero negli ultimi 10 anni

Aumento percentuale salari tra il 1991 e il 2021

Fonte: dati OCSE

LA PROPOSTA

Far ripartire gli stipendi non è solo giusto: ne va del futuro dell’Italia. La nostra proposta è di detassare gli aumenti.

Rompendo un circolo vizioso: oggi per ogni euro che un’azienda dà a una lavoratore un altro euro va in tasse.

Oggi i netti sono bassi, l’economia non funziona e gli stipendi in futuro saranno ancora più bassi.

E ci allontaniamo sempre di più dal resto dell’Europa.

COME VOGLIAMO PORTARLA AVANTI

VOGLIAMO ORGANIZZARE UN INCONTRO PUBBLICO IN OGNI CITTÀ, PER RENDERE LA NOSTRA VOCE NON IGNORABILE.
E PER FARLO ABBIAMO BISOGNO ANCHE DEL TUO IMPEGNO.

DOMANDE FREQUENTI

  • Oggi per ogni euro di stipendio netto un altro euro va in tasse e oneri. Ad esempio per un aumento di 50€ nette l’azienda investe un budget di circa 100€. Così gli aumenti sono sempre molto magri, mentre il costo della vita galoppa. La nostra proposta è detassare gli aumenti attraverso la detassazione della contrattazione territoriale e aziendale

  • Siamo un progetto di attivismo, ci trovi anche su Instagram (https://www.instagram.com/adesso_ita). Non siamo un partito.

  • Vogliamo che siano detassati gli aumenti attraverso la contrattazione territoriale e aziendale. Riguarda anche le aziende che al momento non danno aumenti.

  • No, ma è un buon inizio. Abbiamo proposto anche di:

    1- poter detrarre dalle tasse e dagli oneri sugli stipendi - tra i più alti al mondo - almeno una parte dei beni e servizi necessari per vivere (dall’affitto all’asilo nido).

    2- istituire un salario minimo da raggiungere attraverso l’estensione a tutti dei contratti più rappresentativi: dei loro minimi e anche di tutte le loro altre tutele. La buona notizia è che si può fare subito, senza aspettare il governo, grazie all’art 39 della Costituzione.

    3- istituire un salario minimo comunale nelle città più care sul modello di quanto avviene a Londra (Roma e Milano secondo ISPI sono le città europee con il peggior rapporto affitti/stipendi, ma non sono le uniche città sempre più care in Italia).

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